venerdì 29 Marzo 2024
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Una camminata a passo libero a favore della squadra “Mincio” della Protezione Civile ANA

I gruppi alpini di Caselle, Custoza, Dossobuono, Sommacampagna, Valeggio sul Mincio della Associazione Nazionale Alpini Sezione di Verona con il patrocinio dei comuni di Sommacampagna e Valeggio sul Mincio, organizzano per

domenica 28 aprile 2024 dalle ore 8.00 alle ore 13.30

Una camminata a passo libero a favore della squadra “Mincio” della Protezione Civile ANA lungo un percorso con lunghezza di circa 10 km, dislivello positivo-negativo + 80 m circa nella frazione di Custoza in comune di Sommacampagna (VR) e nella frazione di S. Lucia ai Monti in comune di Valeggio sul Mincio (VR) con il seguente programma:

PARTENZA DALLA FRAZIONE CUSTOZA: PARCHEGGIO DI VIA STRADA NUOVA ANGOLO VIA ERTA ORARIO RITROVO: h 8.00 ORARIO PARTENZA: h 8.30 TAPPE RISTORO: COLAZIONE – CORTE SGARIPOLA PAUSA PANINO – AGRITURISMO SANTA LUCIA APERITIVO – AZIENDA AGRICOLA ALDO ADAMI – LOC. VALBUSA PRANZO – PARCHEGGIO DI VIA STRADA NUOVA ANGOLO VIA ERTA

QUOTA DI PARTECIPAZIONE: OFFERTA LIBERA A PARTIRE DA € 10,00 CHE SARA’ INTERAMENTE DEVOLUTA  ALLA SQUADRA MINCIO DELLA PROTEZIONE CIVILE ANA

Iscrizioni: Gruppo di Caselle: Vicentini Silvio 3486549621 Gruppo di Custoza e Sommacampagna: Faccincani Livio 3403553514 – Ramponi Sergio 3246882839 Gruppo di Dossobuono: Bozzini Stefano: 3357508828 — Perlini Claudio 3493513845 Gruppo di Valeggio sul Mincio: Vesentini Paolo 3476995849

N.B. le iscrizioni si chiuderanno alle ore 12.00 del 23/04/2024 o al raggiungimento di 250 partecipanti Tutti gli Alpini sono invitati a partecipare indossando il loro cappello.

N.B.: La manifestazione consiste in una camminata a passo libero non sportiva e non competitiva. Con l’iscrizione i partecipanti attestano la propria idoneità fisica, pertanto l’organizzazione considera confermata l’idoneità fisica dei partecipanti e declina ogni responsabilità civile e penale; per i minorenni si farà garante l’accompagnatore e/o colui che esercita la patria podestà. L’organizzazione declina ogni responsabilità per eventuali danni a cose e persone prima, durante e dopo la manifestazione.

gruppo alpini Caselle – gruppo alpini Custoza – gruppo alpini Dossobuono – gruppo alpini Sommacampagna – gruppo alpini Valeggio s.m.

80° anniversario del bombardamento di Porto San Pancrazio.

Giovedì 28 marzo ore 17,30 preso la “Capannina”. Prima della conferenza e proiezione di 🎬 “IO C’ERO” verranno proiettati video di repertorio dell’ archivio del regista Mauro Vittorio Quattrina fra i quali l’arrivo degli americani a Verona, i prigionieri tedeschi a Corso Castelvecchio, il bombardamento delle Marshalling Yard di Porta Vescovo e altro ancora.  

Giornata in grigio verde al caposaldo Dosso Merlo di Malcesine

Domenica 7 aprile appuntamento con la storia presso il caposaldo italiano di Dosso Merlo a Malcesine per la prima giornata in girgio, verde con la presenza dei rievocatori del 6^ alpini btg. “Verona” in uniformne storica, con materiali ed equipaggiamenti del periodo storico della Grande Guerra. La visita guidata alle trincee inzia dalle 11.00 circa in poi fino alle ore 15.30 mentre l’arrivo dei rievocatori e’ previsto per le ore 09.30.

Gli studenti incontrano Luca Barisonzi, l’alpino ferito in Afghanistan.

All’interno dell’aula Magna dell’istituto Stefani Bentegodi di San Pietro in Cariano, Verona, oggi si è tenuta una vera e propria lezione di vita. Il protagonista dell’evento, Croce d’argento al merito militare, Primo Maresciallo in ruolo d’onore Luca Barisonzi, ha incontrato gli studenti dell’IIS Stefani Bentegodi e dell’IIS Calabrese – Levi. Durante la sua esposizione, ha raccontato la sua storia, la sua missione all’estero in Afghanistan dove è rimasto gravemente ferito durante un attentato e costretto alla sedia a rotelle. Ha raccontato delle sue grandi imprese. Ritornare a trovare le forze per rialzarsi nonostante i medici gli dissero che per il resto della sua vita avrebbe mosso solamente le spalle e sarebbe rimasto attaccato ad un respiratore. Memorabile la scalata al Rifugio Capanna Regina Margherita, il più alto in Europa a 4554 metri s.l.m. sul Monte Rosa, con l’utilizzo di una speciale carrozzina cingolata. Ha raccontato delle sue passioni. Ora Luca pratica il tiro a segno e fa parte del Gruppo sportivo paralimpico della Difesa. Il suo grande obiettivo è quello di entrare nella nazionale paralimpica. Davanti a 270 studenti, Luca ha portato la propria testimonianza come segno tangibile che nonostante le difficoltà che la vita riserva per ognuno di noi, i sogni si possono esaudire e gli obbiettivi si posso raggiungere. Lo ha esposto rimarcando l’importanza dell’aiuto reciproco, di quanto sia fondamentale la responsabile di tutti nei confronti della comunità e della società. Durante la mattinata sono intervenuti, con dei pensieri molto profondi dedicati agli studenti, il Questore di Verona Roberto Massucci, il Comandante della Compagnia di Caprino Veronese capitano Lucrezia Limodio, il presidente della Sezione ANA di Verona Maurizio Trevisan, la coordinatrice di Rete di Cittadinanza Costituzione e Legalità Anna Lisa Tiberio. Presenti poi i sindaci della Valpolicella, i dirigenti scolastici dei due istituti e tutti i gagliardetti della zona Valpolicella che facevano da cornice ad un auditorium pieno di ragazzi attenti e interessati. Quello che si è svolto stamani con Luca e gli studenti sottolinea l’importanza di promuovere progetti di questo genere continuando a lavorare per i valori che ritroviamo ogni giorno nel nostro Paese, nella nostra civiltà e nel nostro Tricolore.

“Ciau Bep, a sarai l’unic ed Martiniana ca l’è niute a truvè…

Domenica 24 marzo, Sacrario di Verona: “Ciau Bep”

Giornata emozionante: a volte mi sembra di abusarne, come se dicendolo troppo spesso, perdesse in qualche modo di significato, di “peso specifico”, ma se durante la giornata vedo la commozione negli occhi di qualcuno, allora è stato emozionante, e allora no, non sono parole “leggere”, sono pesate, pensate, hanno valore.

Ogni domenica è diversa, ogni domenica tanti sono i visi, tanti gli occhi incrociati, le mani strette e tante le confidenze, le testimonianze raccolte.

Mi rendo conto che bisognerebbe avere un piccolo registratore per non perdere neppure una virgola.

Ad esempio, oggi è entrata una coppia, entrambi figli di reduci. “Mio padre è stato fortunato, si è salvato, è tornato dal campo di concentramento, perché faceva da traduttore tra i tedeschi e i prigionieri italiani. Non volle mai raccontare quello che visse, se non rarissimi episodi. Verso la fine della sua vita, si ‘perdeva’ con la testa: fece 3 giorni a parlare solo in tedesco. Un giorno chiamò spaventato i carabinieri, perché sotto il suo letto c’era un soldato tedesco col fucile. Ma noi sapevamo che non c’era nessuno”.

Cosa vissero i nostri soldati? Come riuscirono a sopravvivere a quelle atrocità?

Ma voglio raccontarvi una storia a lieto fine.

Qui su facebook, tempo fa, conobbi  un giovane appassionato di storia, un giovane alpino, Fabio Berardo. Una sera si parlava di caduti anche del suo paese.

Incredibile! Scopriamo che uno di loro era sepolto proprio qui a Verona!

“Verrò”, mi disse.

E quel giorno…oggi!

Un viaggio lungo e tribolato, da Martiniana Po, provincia di Cuneo, ma grandissima la gioia di vederlo e ancora più emozionante il momento del ricongiungimento col “suo” caduto, suo compaesano: la preghiera, il bacio e il saluto nel suo dialetto.

Un momento intenso, intimo.

Dopo più di un secolo, Giuseppe ha sentito parlare il suo dialetto. Giuseppe che non ha più parenti.

Ma un giovane che, oggi, lo ha riabbracciato, ed è stato come se il calore della sua terra, del suo paese, fosse tornato a pulsare su quella lapide, in quelle ossa.

“Ciau Bep, a sarai l’unic ed Martiniana ca l’è niute a truve… Grazie per to sacrifisi. Arvezze”.

Ciao Bep, probabilmente sarò l’unico di Martiniana che è venuto a trovarti …Grazie per quello che hai sacrificato. Arrivederci.

Lucia Zampieri

Ricostruzione dei battaglioni alpini dal 1945 al 1975

Giovedì 21 marzo alle ore 20.30 presso la sede alpini di Lugagnano “Arnoldo Cristini” Via Caduti del Lavoro, 4