Ana Verona, due case per donne e minori in difficoltà

0

Ana Verona, due case per donne e minori in difficoltà

Penne Nere, Caritas Diocesana Veronese, Rete Donna, Ater, e Comune insieme per due nuovi alloggi destinati alle mamme in difficoltà.

Le Penne Nere veronesi, un gruppo di una quindicina tra artigiani, idraulici, muratori, elettricisti, hanno messo a disposizione tempo e professionalità rimettendo completamente a nuovo i due ampi spazi abitativi di ATER. Spalancandone le porte, Rete Donna – realtà attiva sul territorio e formata da varie associazioni di volontariato di cui è capofila è la Caritas Diocesana Veronese – li ha trasformati in luoghi di accoglienza e punto di ripartenza per quattro nuclei familiari, composto ciascuno da mamma e minori.

Sono i due appartamenti che hanno permesso al progetto co-housing di seconda accoglienza “Due famiglie per una casa” di diventare realtà. E proprio in queste settimane, l’iniziativa taglia il traguardo dell’anno di attività.

Obiettivo del progetto è accogliere donne sole con figli minori e in condizioni di difficoltà per dare loro un’opportunità abitativa nell’ambito di un percorso verso l’autonomia. Gli alloggi sono stati concessi per un periodo di 15 anni da ATER a Rete Donna affinché venissero ristrutturati ed utilizzati a favore di persone in condizioni di povertà. Un passaggio reso possibile dalla Delibera della Regione Veneto n. 1134 che consente “alle Aziende Territoriali di assegnare alloggi sfitti, non utilizzabili a causa dello stato di deperimento in cui versano e della mancata disponibilità finanziaria aziendale nel procedere celermente al loro ripristino, a soggetti del privato sociale”.

E qui sono scesi in campo gli alpini veronesi che volontariamente hanno messo a soqquadro gli interni ormai vetusti degli stabili, ristrutturandoli da cima a fondo e restituendoli completamente efficentati e rinnovati. «Abbiamo creduto in questo appello di Rete Donna e ci siamo volentieri messi al servizio di Caritas per contribuire ad alleviare queste problematiche sociali. Non senza fatica, siamo molto orgogliosi di essere stati di aiuto», spiega Luciano Bertagnoli, presidente dell’ANA Verona.

In ciascuna abitazione vivono ora due nuclei familiari che coabitano condividendo gli spazi diurni. Mamme e bimbi potranno rimanere all’interno degli appartamenti fino a 18 mesi: la finalità di questi progetti educativi è infatti di permettere loro di riuscire a trovare un’altra soluzione abitativa e conquistare una maggior autonomia di vita.

Questa tipologia di ospitalità è un’accoglienza in semi-autonomia tanto che tra i requisiti d’accesso c’è disporre già di un reddito o di un’entrata economica regolare.

Gli enti che partecipano al progetto sono: Caritas Diocesana Veronese attraverso l’associazione San Benedetto ONLUS, il Centro Diocesano Aiuto Vita, ACISJF Protezione della Giovane associazione di Verona, Gruppi di Volontariato Vincenziano, Associazione Nazionale Alpini sezione Verona e Comune di Verona.

Questa mattina, a chiusura dell’incontro, è stato poi siglato tra le parti il Protocollo d’intesa Rete Donna, co-gestione di un’accoglienza integrata.

https://www.rainews.it/…/ven-Verona-Caritas-e-Alpini-insiem…