Addio a Ferdinando Bonetti

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Ferdinando Bonetti si è spento all’età di 87 anni. Non è stato solo nostro presidente sezionale (dal 1996 al 1999), e vicepresidente nazionale vicario delle penne nere (dal 1988 al 1991), ma anche per molti anni presidente del Comitato di Redazione de “Il Montebaldo”; protagonista con Zecchinelli dell’avvio della protezione civile alpina veronese, è stato rappresentante dell’ANA nel Comitato nazionale di coordinamento della Protezione Civile e artefice delle realizzazioni alpine a Rossosch (Russia). Di professione geometra è stato fra i primi soccorritori nel terribile terremoto del Friuli del 6 maggio 1976, dove allestì con il ruolo di coordinatore i cantieri nel Campo Ana numero 3 a Buja (UD), distinguendosi per le sue notevoli capacità organizzative e professionali.

Nel trentesimo anniversario del sisma fu insignito del sigillo della città di Buja e nel 2016, nel quarantesimo anniversario, il Sindaco del Comune friulano gli consegnò una medaglia e un diploma.

Bonetti è stato presente anche in altre emergenze nelle operazioni di soccorso in seguito a disastri naturali, in Italia e all’estero: il terremoto dell’Irpinia e l’alluvione in Valtellina. O come il sisma del 1988 in Armenia dove ha incontrato Madre Teresa di Calcutta: «Andai là a consegnare il nostro ospedale da campo. Madre Teresa quando l’ho salutata non ha parlato, mi ha preso le mani per ringraziare; io l’ho ringraziata, mi sono quasi inginocchiato, lei mi ha tirato su, non ha detto una parola; ha guardato la città di Spitak distrutta e poi ha guardato il Cielo…».

Nel 1997 il capo dello Stato Oscar Luigi Scalfaro gli conferì l’onorificenza di commendatore dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana.

Sempre emozionanti erano i suoi interventi pubblici nelle commemorazioni storiche ed alpine, era un oratore fecondo, capace di commuovere e appassionare. Un personaggio forte.

Il presidente Luciano Bertagnoli, il Consiglio Direttivo, gli alpini veronesi e mantovani, hanno espresso il loro sincero cordoglio e le più sentite condoglianze alla famiglia, nelle esequie celebrate nella chiesa parrocchiale di Chievo.

 

(Giuseppe Vezzari)