Si può collaborare con il Centro Studi ANA Verona.

0

Forse non tutti sanno che…

Forse non tutti sanno che, oltre ad essere il titolo di un’apprezzata rubrica di un settimanale di enigmistica, è anche, nel nostro caso, un dato di fatto: forse non tutti sanno che nell’organico della nostra Sezione esiste anche un Centro Studi. Certo, avendo voglia di cercare, di andare sul sito anaverona.it e iniziare un paziente lavoro di ricerca, o spulciando attentamente i numeri de “Il Montebaldo”, ecco che si scoprono i primi indizi, qualche riferimento in alcuni articoli, e per i più pazienti e curiosi anche la fortuna di capitare nella pagina che nel sito della Sezione è dedicata al Centro.

Certo, facile così si dirà, abbiamo scoperto questa cosa nuova. Ma cosa fa il Centro Studi? È solamente l’ennesima struttura, che serve per distribuire “careghe” e per dare un ruolo a qualcuno o ha un compito preciso da assolvere? E certo che il Centro ha un mandato preciso, ricevuto dalla Sezione, quello della riscoperta e della conservazione dell’immenso patrimonio storico e umano che sono le vicende dei nostri alpini in armi. Quindi il Centro si occupa di storia, che brutta parola! Ai più ricorderà la scuola, dove la storia era l’ennesima materia da studiare, per la quale, a differenza di altre, non vi erano inclinazioni naturali, bisognava solo aprire il libro. Ma per pochi aprire quel libro, ed immergersi nelle vicende di secoli passati era un piacere assoluto, pochi ancora inconsapevoli ma che già intuivano l’importanza di quella materia, perché come qualcuno canterà “la storia siamo noi”; un concetto semplice ma difficile, significa che ognuno di noi, ma anche ogni paese, ogni struttura, ogni associazione, è la propria storia, e per capire chi siamo non dobbiamo far altro che guardare indietro e ripercorrere il cammino fatto.

Bene, ma perché questo pistolotto? Semplice, perché il Centro ha bisogno di voi. 

Il Centro Studi sta portando avanti diversi progetti di ricerca, che stanno coprendo quasi tutta la vita operativa della specialità degli alpini, ma anche il recupero della storia dei caduti della grande guerra sepolti nel sacrario del cimitero monumentale di Verona. Tra questi progetti vi è il recupero della Storia, e delle storie, dei battaglioni alpini a reclutamento veronese nel corso del primo conflitto mondiale – i battaglioni Verona, Val d’Adige e Monte Baldo – con l’intenzione di produrre alcune pubblicazioni, ed ecco che siamo a chiedere il vostro aiuto. A voi alpini, a voi amici, ma anche ai Gruppi, alle zone: se avete, o se avete conoscenza che qualcuno ha materiale di interesse storico, come fotografie, memorie, diari, lettere, cartoline o qualsiasi altra cosa possa interessare la storia di questi tre battaglioni tra il 1915 ed il 1918, vi chiediamo di contattare il Centro e farcelo sapere; operativamente chiederemo solo di poter scansionare, o fotografare, il materiale (la tecnologia oggi ci consente cose impensabili fino a qualche anno fa) e l’autorizzazione ad una eventuale sua pubblicazione, ci teniamo a precisare che tutto il materiale rimarrà di proprietà del titolare (resta comunque valida la possibilità di “versarlo” in Sezione, dove sarà accuratamente conservato e valorizzato). 

Ma non chiediamo solamente, siamo anche disponibili “a dare”, se siete quindi intenti in una ricerca storica sulla vostra famiglia, su vostri avi alpini, provate a bussare anche alla porta del Centro. Non vi assicuriamo di sapervi dire con esattezza cosa il vostro antenato mangiò a pranzo il 15 ottobre del 1916, o dove un altro dormì la notta del 24 aprile 1941, ma l’esperienza dei ricercatori del Centro, che da anni frequentano archivi civili e militari e sono abituati ad immergersi nelle fonti storiche potrà senz’altro esservi d’aiuto. Luca Antonioli

Articolo presente sul nostro giornale sezionale “IlMontebaldo” https://www.anaverona.it/…/IlMonte…/IlMontebaldo2021.pdf