Lacrime delle Dolomiti di Sesto

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In occasione dell’ anniversario delle truppe alpine, la sezione veronese ANA ha organizzato la proiezione della pellicola che ha visto protagonisti anche gli alpini rievocatori del Gruppo Storico “6° alpini Btg. Verona”, sabato 17, ore 21 presso l’Auditorium Palazzo Gran Guardia.

Le parole scritte nel diario del nonno di un’amica, reduce della Grande Guerra. Testimonianze preziosissime del dramma collettivo di migliaia di soldati. È stato proprio il ritrovamento dell’importante documento storico a fornire al regista altoatesino Hubert Schönegger l’idea di realizzare un film sulla prima guerra mondiale. È nata così la pellicola «Lacrime delle Dolomiti di Sesto», una storia d’amore, d’amicizia e di guerra ambientata negli anni del conflitto mondiale, dove la forza della Natura tende a prevalere su ogni cosa.
E in occasione del centenario della Grande Guerra e dell’anniversario delle truppe alpine in programma sabato 17 e domenica 18 ottobre a Verona, la sezione veronese dell’Associazione Nazionale Alpini (ANA) ha organizzato una proiezione della pellicola in città in anteprima. L’appuntamento è per sabato 17 ottobre alle ore 21 presso l’Auditorium Palazzo Gran Guardia (prevendita dei biglietti presso la segreteria ANA Verona tel. 045 8002546 oppure via email a: ve****@an*.it).

Paesaggi innevati, profondi silenzi e l’eco della battaglia combattuta anche in quota. Girato in gran parte sulle Tre Cime di Lavaredo e l’Alta Val Pusteria, il film ha anche un prezioso contributo da parte degli alpini del Gruppo Storico “6° alpini Btg. Verona”, tutti iscritti alla sezione ANA di Verona. Il gruppo, costituitosi nel 2009, svolge attività di ricerca storica con particolare riferimento al periodo della Grande Guerra. E grazie a una minuziosa attività di ricerca e di studio, il gruppo è riuscito a dotarsi di una divisa storica fedelmente ricostruita. Un particolare risultato molto utile per le riprese del film, dove l’attenzione al minimo dettaglio risulta preziosissima.
Nel cast, oltre agli alpini veronesi, anche due attori del calibro di Christiane Filangeri («I Cesaroni», «Ho sposato uno sbirro») e Gedeon Burkhard («Il commissario Rex»).
«I paesaggi da favola, i panorama affascinanti su creste esposte hanno fatto quasi dimenticare anche a me che quasi cento anni fa, proprio qui si sono tenute delle battaglie senza speranza, dove la natura ha causato più vittime dei combattimenti stessi – ha dichiarato il regista -. Le tracce di queste battaglie nei valli sono visibili ovunque: barattoli arrugginiti, filo spinato, appostamenti, latrine, cartucce. Quando si sta in quelle montagne, si può sentire il freddo, il vento ghiacciato e soprattutto la solitudine. E allora si inizia a immaginare quali tremende tragedie avranno avuto luogo durante quel periodo»

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