Esercitazioni per i volontari di protezione civile dell’ANA Verona

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SABATO DI ESERCITAZIONI PER I VOLONTARI DI PROTEZIONE CIVILE DELL’ANA VERONA, IMPEGNATI SU TRE FRONTI, DAI MOTOSEGHISTI A BORGO VENEZIA ALL’ANTICENDIO BOSCHIVO IN VAL D’ALPONE ALLE UNITÀ CINOFILE SULLA FALESIA SOPRA AVESA.

È stato un sabato di esercitazioni su più fronti quello di oggi per i volontari di Protezione Civile dell’ANA Verona. I primi a iniziare, impungando saldamente motoseghe e salendo sui cestini elevatori dei mezzi specializzati, sono stati i volontari delle squadre Verona città e Lessinia che hanno messo in sicurezza tagliando e potando alberi e arbusti il parco adiacente alla baita degli alpini di Borgo Venezia.

Quasi contemporaneamente, sulla falesia nei boschi sopra Avesa, le unità cinofile dell’ANA Verona imparavano a calarsi imbragate da alture e sporgenze: un’operazione strategica negli interventi di ricerca persone in territori impervi come possono esserlo anche le colline e i monti intorno alla città. E ancora, nel pomeriggio, in provincia, la squadra della Val d’Alpone, circa una decina di volontari, ha organizzato un’esercitazione di anticendio boschivo. Data la siccità costante e un territorio già arido dalla mancanza di pioggia, si tratta di interventi sempre più richiesti e frequenti, non solo in zona ma anche in altre regioni d’Italia. Nel parco della baita di Borgo Venezia con la quindicina di volontari impegnati a segare rami e a mettere in sicurezza il verde anche arrampicandosi nei punti più alti degli alberi, erano presenti il presidente dell’ANA Maurizio Trevisan, il vicepresidente vicario, nonché referente per la Protezione Civile David Favetta e l’assessora alla Sicurezza Stefania Zivelonghi.

“Una o due volte l’anno vengono organizzate esercitazioni che coinvolgono tutte le squadre e i nuclei di Protezione Civile dell’ANA Verona e che mobilitano centinaia di volontari, dalle unità di segreteria ai rocciatori e scalatori, dal presidio sanitario al servizio cucina e logistica, dall’antincendio all’unità cinofinle, reparto droni. Anche queste esercitazioni minori, tuttavia, sono strategiche per tenere allenati i volontari che, lo ricordiamo, sono sempre pronti a partire in caso di emergenza: 7 giorni su 7, h24”, commenta il presidente Trevisan. “Insieme alla formazione e all’intervento immediato in caso di emergenza, le esercitazioni costituiscono uno dei tre pilastri fondamentali dell’attività di Protezione Civile”, aggiunge Favetta mentre un plauso all’impegno degli alpini e dei volontari dei nuclei di Protezione Civile dell’ANA arriva da Zivelonghi. “Nell’ambito delle attività di avvicinamento alle realtà di Protezione Civile, sto via via conoscendo le baite alpine della nostra città, ciò che fanno i gruppi, come operano a favore della collettività. Si tratta di una realtà viva e attiva e, come abbiamo avuto modo di testare durante l’emergenza Covid e non solo, di una risorsa molto importante per tutti noi”, è il commento dell’assessora.

Prima delle squadre attive oggi, la settimana scorsa è toccato ad altri volontari lavorare in sinergia: 12 squadre logistiche – dal montaggio tende all’allestimento cucina da campo – e 4 specialistiche. “In caso di emergenza si interagisce a squadre miste e conoscersi reciprocamente, lavorare per intergruppi, è dunque fondamentale”, fa il punto Franco Foresti, vice responsabile Protezione Civile dell’ANA Verona ponendo l’attenzione sul tema degli incendi. “È una tipologia d’intervento in crescita esponenziale negli ultimi due anni. Da aprile a luglio, nel 2022, siamo stati chiamati in emergenza incendi moltissime volte e quest’anno la situazione sembra addirittura peggiore, è necessario essere pronti. Tra l’altro, la Regione ci chiede ormai stabilmente ogni estate una mobilitazione in Sicilia per l’emergenza incendi”, aggiunge Foresti.